Parlare di alimentazione non è facile specialmente non è facile scrivere un articolo che trovi tutti d’accordo. Negli ultimi tempi la cosa più discussa fra proprietari dei pets è proprio il tipo di alimentazione che si segue. Commerciale, casalinga, BAR F (alimenti freschi e crudi), biologica, vegana (sì vegana anche per loro che nascono carnivori…) light, di quale marca, etica, non etica, italiana, straniera, etc. etc.
Devo essere sincera, a volte i proprietari sono molto più informati di me sulle ultime novità o mode in fatto di alimentazione. Non voglio espormi nel dire cosa sia meglio e cosa invece non lo sia, perché non è possibile farlo a priori.
Il tipo di alimentazione e i bisogni energetici di un cane o gatto che sia, dipendono da molti fattori:
• fase di vita (crescita, mantenimento adulto, anziano)
• stato di salute
• attività fisica
• stato riproduttivo (gravidanza, allattamento, sterilizzazione)
• razza
• taglia
A questi fattori, non modificabili, si deve aggiungere la variante essere umano, cioè il proprietario! Sembra infatti che alcuni non possano sopportare l’idea che il loro animale mangi sempre la stessa cosa anche se gli piace molto, se il peso è perfetto, se digerisce bene, se il mantello è lucido, se corre e salta come un grillo. Questi infatti sono i fattori da osservare per scegliere la corretta alimentazione del cane/gatto sano.
Cosa diversa è se ci sono problemi di salute specifici come insufficienze d’organo che necessitano di diete studiate apposta che calibrano i componenti specificatamente per la malattia. Sottolineo che in questo caso l’alimentazione casalinga bilanciata è di difficile attuazione. Le diete casalinghe per il controllo del peso non sono semplici da realizzare ma in linea di massima devono essere a bassissimo contenuto glucidico di carboidrati complessi a catena lunga, buon apporto di proteine e una parte di fibra per ottenere senso di sazietà.
Si consiglia inoltre di fare 2-3 pasti piccoli al dì invece che uno solo più sostanzioso perché si riesce a mantenere la fame più sotto controllo, attenzione infatti a non affamare troppo il piccolo per evitare che trangugi qualsiasi cosa gli capiti sotto i denti durante le passeggiate con i pericoli che ne conseguono. Il gatto mangia poco e spesso quindi pesate la pappa secondo le dosi consigliate e ne somministrate poco per volta arrivando a fine giornata.
Argomento a parte, è il sovrappeso o l’obesità, che non sono malattie ma che predispongono all’insorgere di malattie come il diabete mellito, il sovraccarico articolare e quindi artrosi, l’ipertensione e i problemi cardiovascolari, iperlipemie e conseguenti pancreatiti o epatopatie.
La prima cosa da fare è pesare il cane – gatto: lo si prende in braccio e si sale sulla bilancia, poi ci si pesa ancora senza animale e si calcola la differenza. Si parla di sovrappeso quando il peso dell’animale supera del 10% il peso forma che si ottiene conoscendo le linee guida degli standard delle razze (se sono meticci si fa riferimento alla tipologia di razza più simile). Seconda cosa da fare è seguire le dosi consigliate sulle confezioni dei prodotti commerciali perché ovviamente se si fornisce ad libitum il cibo dietetico non possiamo ottenere i risultati sperati. Pesiamo l’animale, pesiamo il cibo e modifichiamo lo stile di vita facendo una passeggiata in più o, per un gatto casalingo, potrebbe essere utile adottare un secondo gatto così da farli giocare insieme (non sempre però il gatto è ben disposto a nuove conoscenze).
Preciso che c’è una componente genetica che predispone al sovrappeso (ad esempio nei labrador) ed una ormonale (sterilizzazione): in questi casi, se l’attività fisica è carente il dimagrimento è un pochino più difficile da ottenere ed anche da mantenere. Ovviamente gli snack, le merendine, le soste al bar devono essere riservate solo all’amico umano!
Chiudo lasciandovi alcuni consigli: la cioccolata specie se fondente, i panettoni e pandori, il torrone, gli avanzi della cena della vigilia sono mooooolto pericolosi per gli animali da compagnia specie se di piccola taglia!
• la cioccolata è tossica per i reni
• i dolci sono difficili da digerire e provocano fermentazione gastrointestinale
• l’uva sultanina è tossica per il cane con sintomi gastroenterici e renali in dose molto ridotta (i panettoni non si devono dare anche per questo motivo, oltre che per gli zuccheri ed il burro).
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