
Salute e Alimentazione
Attenzione alla bilancia!
Parlare di alimentazione non è facile specialmente non è facile scrivere un articolo che trovi tutti...
Parlare di alimentazione non è facile specialmente non è facile scrivere un articolo che trovi tutti d’accordo. Negli ultimi tempi la cosa più discussa fra proprietari dei pets è proprio il tipo di alimentazione che si segue. Commerciale, casalinga, BAR F (alimenti freschi e crudi), biologica, vegana (sì vegana anche per loro che nascono carnivori…) light, di quale marca, etica, non etica, italiana, straniera, etc. etc. Devo essere sincera, a volte i proprietari sono molto più informati di me sulle ultime novità o mode in fatto di alimentazione. Non voglio espormi nel dire cosa sia meglio e cosa invece non lo sia, perché non è possibile farlo a priori. Il tipo di alimentazione e i bisogni energetici di un cane o gatto che sia, dipendono da molti fattori: • fase di vita (crescita, mantenimento adulto, anziano) • stato di salute • attività fisica • stato riproduttivo (gravidanza, allattamento, sterilizzazione) • razza • taglia A questi fattori, non modificabili, si deve aggiungere la variante essere umano, cioè il proprietario! Sembra infatti che alcuni non possano sopportare l’idea che il loro animale mangi sempre la stessa cosa anche se gli piace molto, se il peso è perfetto, se digerisce bene, se il mantello è lucido, se corre e salta come un grillo. Questi infatti sono i fattori da osservare per scegliere la corretta alimentazione del cane/gatto sano. Cosa diversa è se ci sono problemi di salute specifici come insufficienze d’organo che necessitano di diete studiate apposta che calibrano i componenti specificatamente per la malattia. Sottolineo che in questo caso l’alimentazione casalinga bilanciata è di difficile attuazione. Le diete casalinghe per il controllo del peso non sono semplici da realizzare ma in linea di massima devono essere a bassissimo contenuto glucidico di carboidrati complessi a catena lunga, buon apporto di proteine e una…
Quando fate shopping ricordatevi che l’amore per gli animali si riflette anche nelle vostre scelte di consumo. Se si vuole andare sul sicuro, meglio comprare SOLO i prodotti delle aziende indicate nella “lista delle ditte cruelty-free” stilata dalla LAV (Lega Italiana Antivivisezione) consultabile integralmente nel sito www.lav.it e che riportiamo di seguito. Fate una scelta coerente ed orientate i vostri acquisti verso le aziende che aderiscono allo Standard Internazionale “Stop ai test su animali” e riportano sulla confezione dei prodotti la dicitura “Stop ai test su animali. Controllato da ICEA per LAV”. Sui questi prodotti potrete trovare anche il logo creato dalla Coalizione Europea contro la Vivisezione con il coniglietto che salta fra le due stelle e, nel loro sito, conoscere l’elenco completo delle aziende internazionali aderenti www.crueltyfreeinternational.org PRODO TTI PER LA CASA NON TESTATI • Allegro Natura (2007) Linee: BioErmi, Happy Clean, Biorò • Argital • Biofficina srl (2009) Solo profumatori per ambiente • Flora (2010) Solo profumatori per ambiente • Helan (1998) Solo profumatori per ambiente • Higen (2010) Linea: Verdevero • Le Erbe di Brillor (1983) • Pierpaoli (2010) Linee: Ekos casa, Ecosì casa, Folìa casa, Talybe • I Provenzali / Saponificio Gianasso (2003) Linea: I Provenzali
Torniamo a parlare di cavalli, anzi… di pony, in compagnia di Elisa Amadori, Istruttore Tecnico Federale per le attività ludiche presso il Circolo Ippico Spia d’Italia, Circolo Federale affiliato per le discipline olimpiche alla F.I.S.E. e al C.O.N.I., Pony Club Raccomandato e centro autorizzato alla riabilitazione equestre. Al giorno d’oggi, con il diffondersi dei mezzi elettronici e dei social network, nasce l’esigenza di trovare attività che favoriscano la socializzazione per i bambini e i ragazzi, la formazione del carattere, offrano valori e opportunità educative e che li portino a ritrovare un contatto con la natura e gli animali. I Pony Games rispondono esattamente a queste necessità. L’equitazione è uno dei pochi sport praticato a contatto con un altro essere vivente, che pretende cure, rispetto e responsabilità e con cui, per ottenere dei risultati, è necessario creare un rapporto di fiducia. Ma partiamo dall’inizio…. I Pony Games sono apparsi in Inghilterra alla fine degli anni ‘50. In questo periodo in Gran Bretagna, l’equide costituiva ancora un mezzo di locomozione pertanto i cavalieri in erba dovevano imparare a circolare con spigliatezza sia in ambiente naturale che urbano, ovviamente a bordo strada, e dovevano saper affrontare tutte le situazioni. In questo Paese, a forte cultura equestre, il gioco a squadre e la competizione sono apparsi il miglior metodo di apprendimento. Il successo fu immediato e totale. D’altronde i migliori cavalieri britannici attuali sono nati da questa scuola. Oggi i Pony Games sono usciti dalla nazione di origine ed hanno sempre maggiori seguaci in Europa e nel mondo. (cit. regolamento pony ludico 2013 F.I.S.E.). Principio fondamentale di questa disciplina è il rispetto verso l’animale, è infatti vietata qualsiasi forma di coercizione sia fisica che verbale ed è proprio per questo che i bambini devono, in primis, ricercare una risposta attraverso metodi comunicativi, capire…
In questo breve articolo conosceremo i Pastori Guardiani delle Greggi, un gruppo di razze per molti sconosciuto eppure avente tra i suoi membri un’antichissima razza italiana: il Pastore Maremmano Abruzzese. Si tratta di cani di mole elevata, statura imponente e pelo folto e semi-lungo i cui colori possono andare dal bianco purissimo (come nel caso del Maremmano Abruzzese) fino al grigio nero (Pastore del Caucaso). Con il loro sguardo languido, le orecchie piccole e i movimenti lenti possono sembrare dei grossi orsacchiotti, ma come al solito non dobbiamo fermarci alle caratteristiche estetiche se vogliamo conoscere una razza e capire perché è arrivata attraverso i secoli fino a oggi, così come noi la vediamo. Andando a ritroso nella storia, scopriamo che i Pastori Guardiani delle Greggi, così come indica il nome erano utilizzati nella guardia degli armenti in zone molto isolate, spesso di montagna. Dovevano restare vicino al gregge per difenderlo da eventuali predatori (lupi, orsi) o ladri di bestiame, è chiaro quindi come la loro mole fosse funzionale al compito a loro affidato. A differenza dei cani da Pastore Conduttore (Border Collie, Pastore Australiano, Pastore Tedesco…) a loro non era richiesto di spostare e condurre il gregge ma di vigilarlo. Compito apparentemente banale, se non fosse che per fare la guardia a un gregge non basta essere grossi e forti, servono altre caratteristiche imprescindibili. Innanzitutto il cane guardiano delle greggi non deve essere interessato ad allontanarsi, ossia non può lasciare il gregge per rincorrere una pernice! Per resistere a questo istinto a cui altri cani si abbandonerebbero volentieri, i Pastori Guardiani devono avere una bassa motivazione perlustrativa e predatoria, ossia scarso interesse ad esplorare i terreni circostanti e inseguire tutto ciò che si muove. Inoltre per poter convivere a stretto contatto con le pecore senza aggredirle il Pastore Guardiano deve…
“Buongiorno Andrea, sono Clorinda, credo di aver bisogno del tuo aiuto! Ho un fantastico Bassethound di un anno e due mesi di nome Napoleone che ha un piccolo e grande problema: è un aspirapolvere! Mangia di tutto e siamo costretti ad essere super attenti per strada e in casa. Spero che tu ci possa dare un consiglio.” In questo numero vi voglio parlare della vicenda di Napoleone, un cane con un problema di picacismo, anche denominato allotriofagia o, più semplicemente, pica, un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dall’ingestione continuata nel tempo di sostanze non commestibili (canovacci da cucina, calzini e in particolare fazzoletti di carta bianchi, nel suo caso). Napoleone in passato era stato visitato da due comportamentaliste e, nonostante un integratore per lo stress e l’assunzione di un farmaco ad uso umano per la cura delle gastriti avessero portato dei benefici, continuava a manifestare il problema. Cosciente dei limiti della comunicazione (non prescrivo farmaci o faccio diagnosi mediche) decisi comunque di portare il mio contributo, fiducioso che la storia di Napoleone potesse essere a lieto fine. Fin dalle prime fasi Napoleone si rivelò un vero “osso” duro, per usare una metafora canina, con un carattere cocciuto e determinato ma al contempo solare. Avendo deciso di lasciare la comunicazione libera, Napoleone ha condiviso con me molti scorci della sua vita quotidiana, a riprova di quanto l’interazione uomo-animale possa essere molto profonda e con risvolti psicologici davvero interessanti. Napoleone mi disse che era felice, portato in giro come un principe, per via della sua abitudine ad essere accudito e in particolare aiutato a salire in macchina, da vero lord! Iniziò a riferirmi episodi di vita, a mostrare dettagli della casa dove vive e dei suoi proprietari (gli animali comunicano tramite immagini). Mi disse che non gli piaceva la sua vicina: lei…
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